Andando avanti si incontra Piazza Pretoria, dove troneggia la bellissima fontana rinascimentalerealizzata dallo scultore Francesco Camilliani; i numerosi nudi qui rappresentati hanno fatto sì che questo luogo fosse chiamato anche “piazza delle vergogne”. Giunti in Piazza Bellini, si arriva alla Chiesa della Martorana e alla Basilica di San Cataldo, edifici che portano, nelle proprie architetture, il susseguirsi di diverse culture. Tappa irrinunciabile e folkloristicamente genuina è il mercato della Vuccirìa, luogo di tutte le delizie street food che Palermo è capace di offrire: pane e panelle, arancine, pani ca’ meusa, cannoli con ricotta e chi ne ha più ne metta. Da questo pittoresco scenario popolare si arriva a una meta decisamente più “intellettuale”: il Teatro Massimo, uno dei più famosi monumenti di Palermo, celebre per essere il più grande edificio teatrale lirico d’Italia e per vantare un’acustica tra le migliori di tutto il mondo. A conclusione del mini-tour, suggeriamo di entrare nella Cattedrale di Palermo, anch’essa frutto di differenti correnti culturali e architettoniche. La sua bellezza e la sua solennità lasciano davverosenza fiato. E per gli amanti delle esperienze forti, consigliamo vivamente le Catacombe dei Cappuccini, che ospita le salme mummificate di circa 2000 persone: la collezione di mummie più ampia e straordinaria al mondo.